martedì 3 aprile 2012

Il Torchio – più che un bed & breakfast una famiglia allargata

Oltre ai sogni, sono sicura che nel cassetto avete pure una Smartbox che sta per scadere.
Eh si, perché funziona così, che la smartbox la tieni lì pensando di avere 365 giorni a disposizione per poterti organizzare e poi ti ritrovi a un mese dalla scadenza che non sai ancora che ci devi fare. E vai in ansia.
E io pure, vittima di questa nuova forma di regalo esperienziale, mi sono ritrovata a sfogliare il cataloghino ‘insolito fuoriporta’ in preda al panico da prenotazione.
Fermati! Mi sono detta (si si, io parlo con me stessa lo sapete), qui c’è bisogno di un’idea!
Mumble mumble…

Allora. Al mio sposo ci piacciono tanto le montagne. Qua vicino ci stanno le Grigne che erano le montagne preferite della mia poetessa preferita che aveva la casa a Pasturo, il paesello dove poi è stata sepolta quando è morta. 2+2 = ci fermiamo a dormire da qualche parte là intorno così poi facciamo un sacco di gite.
Lo so che non ci avete capito niente ma la matematica non è cosa di tutti, pazienza.

Per farla breve ho deciso di prenotare al Bed & Breakfast il Torchio che si trova a Calco, nel Lecchese. Della descrizione mi era piaciuto questo fatto che era un posto antico, costruito nel 600 poi divenuto dimora dei Calchi, nobile famiglia vissuta sotto il regno degli Sforza.
Detta così sembra una cosa altisonante, di quei posti finti coi velluti e le armature che pare di stare nella casa dei fantasmi a Gardaland.

E invece no! Si tratta di un rustico campagnolo, con i balconcini di legno, i fiori, i letti in ferro battuto e un’atmosfera tutta intima e calorosa. Questa casa se ne stà lì zitta zitta, in cima alle colline, con il micio che si stiracchia in cortile e Siro che ti aspetta fuori per accoglierti in famiglia.



La signora Marcella in cucina è intenta a spignattare con una cuffietta arricciata in testa. Alle pareti stanno appesi un’infinità di tegami, macinacaffè a manovella, vecchi ferri da stiro in ghisa e stampi per torte. Gli scaffali abbondano di scatole di latta dai decori vintage, c’è un pianoforte, un camino enorme e una grande tavola apparecchiata che invita a sedersi.
Si cena alle otto, tutti insieme, così conosci gli altri ospiti e alla fine pare la vigilia di Natale. Anche perché il vinello è buono e le bottiglie vanno via veloci e così anche le chiacchiere e le risate. Quella di Marcella soprattutto è una risata bella, rumorosa e contagiosa. Poi c’è Franco, un signore dall’aspetto ottocentesco, baffuto e piuttosto taciturno. Peccato non averci parlato, pare sia un esperto d’arte.
Dopo i pizzoccheri e tutte le altre prelibatezze di produzione propria, io non ce la faccio mica a tenere ancora gli occhi aperti…



Ci ritroviamo la mattina dopo di nuovo tutti intorno al grande tavolo, dove ci aspetta una mega crostata con marmellate di prugne e mele cotogne - che pure quelle sono fatte in casa eh! In aggiunta conosciamo Umberto, un personaggio un po’ folle che però ci piace proprio per questa follia. É di passaggio e in pratica sta facendo un luuuungo giro a piedi, tappa tappa, a intervistare le persone che incontra per poi farci un documentario.
Così siamo finiti in un video e pure in una fotografia di gruppo che la signora Marcella ha detto “prima li fotografavo tutti gli ospiti, adesso invece solo quelli simpatici!” …a Marcè, detto tra noi, questa mi pare un po’ una ruffianata ma ti vogliamo bene lo stesso… :)

Insomma se più che un B&B cercate un posto speciale il Torchio saprà lasciarvi quella sensazione di ricordi bellissimi di gente vera e fatti genuini.

http://iltorchio.wordpress.com/
Località Vescogna, 24
23885 CALCO (LC)
T: 039508724